La Chiesa russa fa memoria oggi del santo monaco Sergio di Obnorsk che fu iniziato alla vita monastica sul Monte Athos e, tornato successivamente in Russia, progredì in essa sotto la guida di san Sergio di Radonež. Con la benedizione del suo maestro il monaco Sergio di Obnorsk si addentrò nelle foreste di Vologda e sulla riva del fiume Nurma piantò una croce e costruì la sua dimora di solitario. Lì nel silenzio profondo crebbe nella “vita angelica” nonostante le tentazioni del demonio e gli attacchi di uomini malvagi. Dio volle che la santa solitudine di Sergio fosse di esempio e salvezza per molte anime. Sergio operò molti miracoli e presto si raccolsero attorno a lui 40 uomini che costituirono il primo nucleo di un monastero che crebbe e prosperò intorno alla sua croce piantata sulle rive del fiume Nurma. Il monaco Sergio si addormentò nel Signore il 7 ottobre 1412. Dal 1546 la Chiesa russa iniziò a venerarlo come santo.